mercoledì 9 settembre 2015

New York, siamo arrivati.




 Il J.F.K. e' enorme. Volo liscio come l'olio. Alla fine le sette ore sono passate, tra una lettura, una
sbirciatina al video della poltrona e con i pasti che ci hanno passato. La British non ha tradito le attese. La fila per il controllo passaporti è una cosa che non finisce mai. Sono arrivati quattro voli intercontinentali insieme, per cui la situazione è un po pesante. Vedendo questo, tra me penso che non ne usciamo prima di due ore. Logicamente la mia previsione viene disattesa in maniera totale e infatti in trenta minuti siamo davanti alla poliziotta che controlla i nostri passaporti e che vuole le nostre impronte digitali e una nuova bella foto ai nostri volti. Mentre Jacopo fa la foto, gli dico che è brutto, la poliziotta, comprendendo un po di italiano, si mette a ridere. Scambiamo qualche battuta e alla fine risolviamo la pratica controlli addirittura con il sorriso sulle labbra. Quando andiamo per ritirare i bagagli,  facciamo un bel sospiro di sollievo, in quanto abbiamo la conferma che sono arrivati tutti. Il ritiro del bagaglio è sempre un qualcosa da roulette russa. Presi i bagagli iniziamo a cercare di capire la grandezza di questo aeroporto e non solo. Dopo quasi un'ora riusciamo a trovare la navetta che ci deve portare all'albergo, il Novotel Time Square. La società è la SuperShuttle International, da tenere a mente per il futuro. Impieghiamo un'ora ad arrivare in albergo e iniziamo a scoprire l'importanza della "trip", mancia, a New York e successivamente in tutti gli Stati Uniti.  Scaricate le valigie ci apprestiamo a consegnare i documenti per il check inn. Finalmente ci possiamo rilassare in stanza. Ma si sa, le sorprese sono dietro l'angolo. Le nostre prenotazioni, relative a due camere per cinque notti ognuna, sono state cancellate. Cala il gelo. Non si riesce a capirne il motivo. Noi abbiamo saldato il tutto un mese fa. contattiamo l'agenzia di riferimento, che cade dalle nuvole. A loro non risulta tutto questo. Tenete presente che in Italia è mezzanotte. Alla fine riusciamo a trovare, per la prima notte, due stanze allo Sheraton, che si trova a 100 metri dal Novotel. Le paghiamo noi, circa 300 dollari a notte e poi ci vengono immediatamente bonificate dall'Italia, con anche l'importo che dovremo pagare al Novotel, per le restanti quattro notti. Certo è strano che ci siano due stanza attigue libere per quattro notti. Qualcosa non torna, ma l'importante è che alla fine la cosa si sia risolta e non abbiamo tirato fuori un dollaro/euro. Complimenti comunque  alla nostra agenzia, viaggigiovani,  che tempestivamente è riuscita a risolvere il problema. Cena prenotata tramite opentable, al ristorante interno al Novotel. Per esempio da questa cena abbiamo capito che l'acqua è obbligatorio chiederla in caraffa, insomma quella di rubinetto. Una bottiglia costa sette dollari, uno sproposito. Ma questi sono i prezzi per loro,  piu cara  del petrolio. E siamo arrivati alla fine di questa giornata,  un po movimentata. Ma alla fine siamo arrivati.

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